Vorrei che Canonical e Ubuntu morissero

Apro un contest dedicato esclusivamente a chi non utilizza Ubuntu e a chi sta migrando verso altri lidi, ma più precisamente a chi negli ultimi tempi ha l’abitudine di lamentarsene.

La differenza tra questi due file manager è:

  1. Nessuna.
  2. Il primo ha meno icone, il secondo ne ha di più.
  3. Il primo ha delle pitture rupestri che gli sviluppatori di questa porcata ci spacciano per font. Il secondo ha un font sviluppato evidentemente da un team di design competente e un rendering impeccabile .
  4. Se ci prendo cosa vinco?

La differenza tra questi due pannelli è:

  1. Nessuna.
  2. Il primo è in italiano, il secondo in inglese.
  3. Il primo ha dimensioni del testo tirate a culo, menù a tendina allineati alla “non c’ho voglia”, padding inesistente negli unici posti sensati, switch e check button che hanno la stessa funzionalità alternati casualmente, una disposizione degna del peggior istituto tecnico industriale maniaco del Visual Basic. Il secondo denota una maggiore organizzazione dell’interfaccia, con le descrizioni delle opzioni piacevolmente adagiate sotto al loro nome, i controlli coerentemente selezionati e ordinatamente allineati sul lato opposto.
  4. Ti rispondo solo se mi dici cosa vinco!

La differenza tra queste due implementazioni è:

  1. Nessuna. (Ma vaffanculo, va…)
  2. Il primo è più lungo del secondo.
  3. Il primo è il vecchio sistema di lancio e gestione delle applicazioni, dispersivo su due pannelli, privo dell’astrazione “applicazione” in favore di un coso per far partire e un altro per usare, caotico da mal di testa con tante finestre e tante applicazioni. Il secondo presenta un’astrazione maggiore, una razionalizzazione dello spazio per il posizionamento laterale e un maggiore controllo sullo stato e sulle funzioni dell’applicazione.

E niente, è finito qui. Sentitevi liberi di rispondere, i fortunati vincitori riceveranno in premio la felicità di sentirsi anche solo un gradino più in alto del resto delle scimmie intorno a loro.

Canonical e Ubuntu meritano di morire. Tanto voi lagnose teste di cazzo non ne avete bisogno, vivete bene anche in un mondo di interfacce schifose tirate a caso. Tutti ingegneri del codice razzisti verso ciò che invade il vostro mondo portando aspetti che non siete in grado di capire. Questo è Linux, e ogni giorno mi fa un po’ più pena.

Ripristinare Evolution e il suo indicatore in Ubuntu 11.10 Oneiric

Non sono mai stato un grande fan di Thunderbird, ma al contrario (di molti) ho sempre apprezzato Evolution. Reintegrarlo in Unity come su Natty è semplicissimo.

Per prima cosa installiamo Evolution:

sudo apt-get install evolution evolution-indicator

ora impostiamolo come client di default:

e infine, se vogliamo, possiamo impedire a Thunderbird di apparire nell’indicatore dei messaggi:

mkdir ~/.config/indicators/messages/applications-blacklist/ -p
ln -s /usr/share/indicators/messages/applications/thunderbird ~/.config/indicators/messages/applications-blacklist/

Riavviamo Unity ed abbiamo finito.

Fonte: http://askubuntu.com/questions/7850/remove-set-up-mail-from-message-indicator

Tele2 (TeleTu) e i filtri non P2P

Tele2, o TeleTu che dir si voglia (non basta cambiare un nome per far dimenticare una compagnia che ha sempre fatto schifo), è famosa per avere sempre castrato le possibilità degli utenti applicando filtri al P2P. Purtroppo il P2P non è l’unica vittima delle nefandezze della ditta, la stessa sorte capita più o meno a tutto ciò che possa caricare troppo le loro linee, tra cui siti come Megaupload (pace all’anima sua) o Rapidshare, ma anche giochi come Minecraft.

Ecco infatti il funzionamento della rete normalmente:

e un’immagine delle vere possibilità della rete (tunnel SSH):

È già capitato in passato che parlassi dell’indecenza di Tele2, questo è un altro granello da tenere in considerazione nel caso stiate cercando una compagnia nuova per l’ADSL.

PS. È appena venuto il terremoto 😛

Che fine ha fatto la guida per Natty?

Come ormai avrete capito, mano a mano che andiamo avanti il nostro PC è sempre più supportato, perciò sono sempre meno i passi da eseguire per rendere Ubuntu funzionale.

Allo stato attuale delle cose, l’installazione procede senza problemi, i driver nouveau riescono finalmente a non far litigare la scheda Nvidia con lo schermo e molte altre cose sulle quali dovevamo intervenire a mano vengono fornite dal Kernel 2.6.38.

Le guide fondamentali rimangono due:

E solamente nel caso in cui abbiate installato i driver proprietari Nvidia:

Come “in caso”? Ovvio che li abbiamo installati!

Beh, se  necessitate solo di usare compiz (ad esempio per Unity), non vi aspettate grandi prestazioni, non temete di rimanere a corto di batteria e non avete paura dei freeze di X, potete sperimentare i nouveau con il supporto sperimentale a Gallium 3D. Li potete attivare dalla stessa interfaccia tramite la quale installate i driver proprietari.

Detto questo, vi lascio con la promessa di una sorpresa molto buggata e molto macchinosa (al momento), ma che sembra veramente, veramente interessante!

Usabilità in pillole

Quando gli utenti Linux si renderanno conto che lo scopo primario di un PC non è tenerlo sotto controllo, allora la smetteranno di lagnarsi circa la non configurabilità dei pannelli superiori di Gnome 3 e Unity. Nel mentre, mi dispiace per gli sviluppatori che continuano a creare perle di usabilità per un bacino di stupidi.

Non ho mai fatto recensioni su desktop (o qualunque altra cosa), ma vorrei. Vorrei anche evitare di leggere demenziali difese agli indifendibili gnome-panel, nautilus e chi più ne ha più ne metta delle versioni 2.x, soprattutto da persone che non sono alle prime armi col software del pinguino. Per questo non scriverò niente, credo.